martedì 31 maggio 2011

Ode alla frutta secca.pt 2 : La Mandorla!

Mi piace perchè sta bene ovunque la metti: nel dolce, nel salato, nell'agrodolce.
Mi piace perchè è versatile: è buona intera, a crema, a granella, come latte.
Mi piace perchè è quel particolare che rende unico ogni piatto.
In conclusione, la mandorla a me, me piace!!!

LONZA DI MAIALE IN CROSTA DI MANDORLE:



  • 1 Lonza di maiale intera;
  • Granella di mandorle sgusciate ma non pelate;
  • Margarina;
  • Sale;
  • Pepe.
Private la lonza delle eventuali parti grasse e battetela delicatamente con un batticarne; sciogliete la margarina e ungetevi la lonza uniformemente, poi salatela e pepatela.
Ricoprite il pezzo di carne con la granella, ponetelo su una teglia precedentemente unta con la margarina e cuocetelo in forno a 180 gradi fino a far colorire le mandorle (il tempo di cottura può variare in relazione alle dimensioni della lonza, orientativamente 30 minuti a kg).
Servite la lonza tagliandola a fette.



Con questa ricetta partecipo al contest:

lunedì 30 maggio 2011

Arancione= Cambiamento

Il re folle ha perso la sua capitale che adesso si colora di arancione; speriamo che questa sconfitta sia solo la prima di una lunga serie e che al blu opaco che ha colorato tutto negli ultimi anni si sostituisca definitivamente l'acceso arancione del necessario cambiamento.



VELLUTATA DI CAROTE E YOGURT GRECO:
  • 500g di Carote;
  • 1 Cipolla;
  • 100g Yogurt greco;
  • 1l Brodo vegetale;
  • Olio;
  • Sale;
  • Pepe;
  • Paprika.
Imbiondire la cipolla tritata con un filo d'olio, unire le carote lavate, pelate e tagliate più sottilmente possibile, un pizzico di pepe e paprika a piacere. Far rosolare per qualche minuto, poi aggiungere il brodo e portare ad ebollizione. 
Una volta lessate, frullare le carote e la cipolla, rimettete sul fuoco e aggiungete lo yogurt mescolando continuamente al fine di ottenere una crema densa ed omogenea. 
Regolate di sale e servite la vellutata tiepida.


domenica 22 maggio 2011

Mamma me lo compri il gelato???

La seconda sfida di "Naso da tartufo" prevedeva la realizzazione di un piatto che contenesse almeno 2 ingredienti fra pasta, pesce, verdure e carne ingredienti che possono essere paragonati alle lettere dell'alfabeto nel linguaggio della cucina; niente di più facile! Peccato che la difficoltà della ricetta risiedesse nell'utilizzare questi ingredienti nella realizzazione di una pietanza che risultasse appetibile non solo al palato ma anche agli occhi dei giudici più difficili per i quali un cuoco ( anche se professionista) debba cucinare: i bambini.
Riprendendo la metafora dell'alfabeto, non si trattava di creare un discorso interessante, o curioso, o ingegnoso, o uno di quelli che lascerebbero senza parole una platea di adulti esigenti, no, in questo caso dovevamo scrivere un racconto divertente fatto di personaggi o situazioni comuni, una sorta di fiaba con tanto di morale nascosta che inducesse i piccoli e severi giudici di questa gara ad apprezzare i cibi sani che notoriamente non mangiano volentieri magari mascherandoli, facendoli diventare ciò che invece mangerebbero senza limiti.
Beh, che ne dite di un gelato???



TRIS DI MOUSSE DI MERLUZZO E VERDURE:



Per la mousse agli asparagi:

  • 1 Mazzetto di asparagi;
  • 1 Porzione di filetto di merluzzo surgelato;
  • Olio evo;
  • Sale;
Bollite il merluzzo fino a cottura e fate lo stesso con le punte degli asparagi; mescolate gli ingredienti, aggiungete un filo d'olio e salate a piacere, poi passate il tutto con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema che non risulti troppo liquida. 

Per la mousse al pomodoro e basilico:              

  • 5/6 Pomodorini;
  • 3/4 Foglie di basilico;
  • 1 Porzione di merluzzo surgelato;
  • Olio evo;
  • Sale.
Tagliate i pomodorini a metà e privateli dei semini; bollite il pesce sino a cottura. Mescolate gli ingredienti, aggiungete le foglie di basilico spezzattandole con le mani e un filo d'olio. Salate a piacere e poi passate il tutto col frullatore ad immersione sino ad ottenere una crema omogenea.

Per la mousse alle olive nere:
  • 10 Olive nere denocciolate;
  • 1 Porzione di merluzzo surgelato;
  • Olio evo;
  • Sale.
Bollite il pesce fino a cottura, mescolatelo con le olive, un filo d'olio e un pizzico di sale ( le olive sono già salate). Passate tutto con il frullatore ad immersione.

Per la presentazione mi sono procurata un cono dalla gelateria sotto casa ed alcune cialde; ho ricavato delle palline dalle tre mousse ed ho composto il mio "gelato". Poi ho pensato che sarebbe potuto risultare difficile mangiarlo come un vero e proprio cono e allora mi son detta:  " A chi di noi da bambino non è mai caduto a terra un gelato? E quanto ci ha resi tristi il non poterlo mangiare?".
Allora rendiamo possibile l'impossibile e almeno per una volta, mangiamo il gelato che è caduto (ma questa volta sul piatto! )


Appartengo alla squadra di Jamie Oliver:




mercoledì 11 maggio 2011

Indignazione!

Senza dire cose che potrebbero risultare scontate mi limiterò ad incollare un post già abbastanza esauriente supportando con convinzione la causa della nostra "collega" food blogger titolare del blog "Farina del mio sacco" invitando ogni food blogger a fare lo stesso!


<<QUESTO BLOG PROBABILMENTE VERRA' CHIUSO!!!



Ebbene si... non sono arrivata a festeggiare nemmeno il primo blog-compleanno!

Questo grazie ad una azienda italiana che si definisce LEADER nel suo settore ma che deve ricorrere a mezzuccii per eliminare la concorrenza.
Già... questa azienda, di cui ovviamente non farò mai il nome, ha un marchio identico al nome del mio blog, registrato a livello nazionale, europeo e internazionale. 
Provate a fare una ricerca su Google per "Farina del mio sacco" e ditemi cosa trovate. Capirete così perchè il mio blog sta dando tanto fastidio a costoro.

Insomma, per farla breve, mi hanno mandato una bella minaccia di denuncia per "grave violazione dei diritti esclusivi sul marchio, contraffazione e concorrenza sleale".
Mi chiedono anche di rimborsarli delle spese sostenute per l'assitenza legale e l'accertazione dell'illecito.

LA MIA NON VUOLE ASSOLUTAMENTE ESSERE UNA POLEMICA STERILE O UNA FORMA DI VENDETTA
VOGLIO SOLAMENTE FAR CONOSCERE, A PIU' PERSONE POSSIBILI, COME FUNZIONA IL DIRITTO IN ITALIA E COME NOI BLOGGER POSSIAMO ESSERE ACCUSATI DI ILLECITI CHE NEMMENO ABBIAMO MAI PENSATO DI COMMETTERE.

Non credo che avrò la forza e la voglia di ricominciare da capo, sono troppo delusa e amareggiata. Sapete benissimo tutte quanta energia e amore si riversino nel proprio blog e vederlo andare in fumo così, grazie ad una manciata di prepotenti che vedono nella mia passione una minaccia alla loro presunta leadership fa passare la voglia di pubblicare anche solo mezza parola.

Ringrazio chiunque mi abbia seguita e apprezzata in questo anno. Siete tanti e il fatto che il mio blog risulti così scomodo lo dimostra!

Vi sarei grata anche se vorrete aiutarmi nel fare Tam-Tam e "pubblicizzare" il più possibile questo mio post parlando di ciò che sta accadendo, potrebbe essere utile a tanti altri blogger che si potrebbero trovare nella mia situazione (spero di no!) ma soprattutto per evitare ad altri di cadere nella stessa trappola e vedere distrutto il loro lavoro!

INFORMATEVI E FATE ATTENZIONE A TUTTO CIO' CHE PUBBLICATE.
PRIMA DI NOMINARE IL VOSTRO BLOG FATE UNA RICERCA SUL SITO DELL'UFFICIO ITALIANO BREVETTI E MARCHI E VERIFICATE CHE NON ESISTANO MARCHI REGISTRATI. 
IL LINK E' QUESTO.
FATE ATTENZIONE AD OGNI IMMAGINE CHE PUBBLICATE, E PER OGNI TESTO O RICETTA CITATE SEMPRE LA FONTE.

Per ovvi motivi credo che questo post rimarrà pubblicato per brevissimo tempo.

Grazie a tutti!>>




martedì 10 maggio 2011

Tre torrette e una ricetta...(il tutto con tre euro).

Quando ho deciso di prendere parte all'iniziativa di Naso da tartufo l'ho fatto per assecondare il mio animo competitivo ma mai mi sarei aspettata di conoscere  ragazze (e un ragazzo) con cui condividere la mia passione e non solo.
Creare un dessert che fosse chic con soli 3 euro non è stato poi così facile ma ci siamo riusciti tutti stupendamente! Bando alle ciance:


TOURS A LA CERISE:

  • 2 Fette di pane bianco (quello per tramezzini);
  • 4 Vasetti monoporzione di confettura alla ciliegia;
  • 1 Confezione di formaggio spalmabile (tipo Philadelphia);











Ricavate dalle fette di pane 9 dischi con uno stampo da biscotti e fateli tostare su una sola faccia in forno caldo fino a doratura. Mescolate 3 vasetti di confettura con il formaggio fino ad ottenere un composto omogeneo. Spalmate i dischi sulla parte tostata creando 3 strati. Spalmate con la confettura rimasta l'ultimo strato.
Lasciate riposare in frigo per almeno 1 ora e servite freddo.





Ecco il logo della mia squadra fantastica:

Verde d'invidia.

L'invidia benevola che provo nei confronti di mia nonna e della sua abilità innata in cucina; qualunque cosa commestibile le capiti sotto mano lei è in grado di renderla un piatto delizioso, originale ed invitante.
Le sue ricette sono fatte con ingredienti semplici e tipici della tradizione agricola della mia città e non posso non associare l'inizio della stagione primaverile ad un ortaggio onnipresente nella sua cucina che grazie a lei ho imparato ad amare (come tutto il resto dei prodotti della terra che ha sempre coltivato e ancora coltiva).
Sto parlando della zucchina: fritta, gratinata, con mozzarella filante, nella pasta, col pesce, nella lasagna e soprattutto in questa stagione, ripiena.
Il ripieno di mia nonna è costituito di solito di carne macinata ma io, come mio solito, ho voluto reinterpretare la ricetta in chiave un pò....folle!

ZUCCHINA TONDA RIPIENA CON SALMONE PROFUMATO AL TIMO:

  • Zucchine tonde;                                     
  • Filetto di salmone freschissimo;
  • Timo secco;
  • Aglio,
  • Olio,
  • Sale;
  • Pepe bianco.
Privare il filetto della pelle e  delle lische ( basterà trovarle con le mani e tirarle via con una pinzetta), sciacquarlo accuratamente e ridurlo a pezzettoni. Far imbiondire uno spicchio d'aglio in un pò d'olio, aggiungere il salmone e farlo dorare a fuoco lento per pochi minuti, bagnare con il vino e proseguire fino a cottura. Salare, pepare e speziare con il timo secondo i gusti personali e lasciar raffreddare.
Tagliare il cappuccio alle zucchine e con un cucchiaio savarne l'interno e metterlo da parte.
Quando il salmone si sarà raffreddato (va bene anche tiepido), unirlo alla polpa delle zucchine e frullare il tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere la consistenza di un patè.
Riempite le zucchine con il composto preparato e adagiate sopra ognuna il proprio cappuccio. Cuocete in forno ventilato a 180 gradi per almeno 40 minuti (le zucchine devono risultare morbide).


Propongo questa ricetta per il contest di Zampette in pasta:


giovedì 5 maggio 2011

Elegante semplicità.

Ho un carattere piuttosto complicato. Sarà per questo che amo le cose semplici: l'odore dell'erba bagnata, il rumore della pioggia, le risate dei bambini, gli occhi degli anziani, il profumo di mia madre, l'alba in spiaggia, la neve in montagna, i campi di grano, le giornate di sole d'inverno e anche se mi diletto nello sperimentare abbinamenti gastronomici bizzarri preferisco le cucine semplici, fatte di sapori classici arricchiti magari di eleganza e originalità con ingredienti naturali o spezie saporite.

ORECCHIETTE ALLA RICOTTA:                          
  • 1 porzione di orecchiette;
  • 1 Ricottina vaccina freschissima;
  • 1 Tazzina da caffè di latte;
  • 1 Pizzico di sale;
  • 1 Pizzico di pepe;
  • 1 Piccolo mazzetto di basilico;
Lavorate la ricotta con il latte sino ad ottenere un composto cremoso, poi salate, pepate e mettete a scaldare il composto ottenuto a fuoco basso. Nel frattempo cuocete le orecchiette, scolatele al dente e fatele saltare nella salsa preparata qualche minuto unendo le foglie di basilico spezzettandole con le mani. Servite le orecchiette con un filo d'olio a crudo (che DEVE essere più che buono).



martedì 3 maggio 2011

Dignità nipponica.

Adoro la cucina asiatica e soprattutto la cucina giapponese; in generale mi piace la cultura nipponica, la storia e i costumi di questo popolo antico come il mondo.
Noi italiani abbiamo imparato a mangiare pesce crudo, a creare storie di cartone per i nostri bambini, ad adornare la nostra pelle con i simboli del loro alfabeto ma personalmente mi piacerebbe che dal popolo giapponese imparassimo il significato di una parola che sembra non appartenere più al nostro vocabolario il cui suono mi è sempre piaciuto, sara per l'accento che rende tutto più musicale.

SPIEDINI DI POLLO E PORRI IN SALSA TERIYAKI:
Per 4 persone

  • 700/800g Petto di pollo;
  • 1 Porro grande;
  • Salsa di soia;
  • 150ml Salsa di soia;
  • 100g Zucchero semolato;
  • Vino bianco;
  • 1 Cucchiaio di farina.
In un pentolino mescolate la salsa di soia con il vino, lo zucchero e la farina; cuocete a fuoco basso mescolando costantemente onde evitare la formazione di grumi, sino a che risulti una salsa densa e ben amalgamata poi fatela intiepidire. Intanto riducete i petti a dadini e alternateli su uno stecchino da spiedino a filetti di porro (la sola parte verde). Cuocete gli spiedini sulla piastra ben calda irrorandoli con la salsa.
Serviteli accompagnati da riso a chicco lungo freddo.

Perdonatemi per la foto penosa ma non ho potuto far di meglio!

Propongo questa ricetta per il contest di Cocogianni (categoria: secondi, continenti: Asia) :