Necessito di un cambiamento, che sia radicale, repentino e drastico. Totale.
Come durante un travaglio devo partorire una nuova me stessa o forse far nascere quella che sono sempre stata.
Cominciamo con una nuova veste per questo mio vecchio blog; da oggi in poi mi troverete qui:
https://ricettediordinariafollia.wordpress.com/
Mi raccomando, accorrete numerosi.
Ricette di Ordinaria Follia
Ricette per vincere un'ossessione assecondandone un'altra!
venerdì 13 novembre 2015
lunedì 9 novembre 2015
Le cose buone, la torta di mele col formaggio di capra.
Svegliarsi all'alba le dava la sensazione che il mondo fosse solo suo; quel silenzio interrotto dal canto degli uccelli le permetteva di pensare più lucidamente, per quello non disprezzava più di tanto la sua insonnia. Guardare il panorama metropolitano dalla grande finestra del soggiorno le dava un vago senso di onnipotenza: metaforicamente aveva davanti tutto il tempo del mondo, si trattava solo di organizzarlo e per quello non era proprio preparata. Ma non le interessava, si era svegliata all'alba ed era sicura che avrebbe avuto il tempo di pensarci.
All'alba le bastava concentrarsi sui colori appena accennati da un sole infuocato che saliva da est: le tinte pastello rivestivano il tutto di sfumature rassicuranti e la quasi totale assenza di altri esseri umani a rovinarle il quadro faceva sembrare il mondo un posto migliore. Aveva la possibilità di fare cose buone, non solo da mangiare.
TORTA DI MELE CON FORMAGGIO FRESCO DI CAPRA.
Ingredienti:
All'alba le bastava concentrarsi sui colori appena accennati da un sole infuocato che saliva da est: le tinte pastello rivestivano il tutto di sfumature rassicuranti e la quasi totale assenza di altri esseri umani a rovinarle il quadro faceva sembrare il mondo un posto migliore. Aveva la possibilità di fare cose buone, non solo da mangiare.
TORTA DI MELE CON FORMAGGIO FRESCO DI CAPRA.
Ingredienti:
- 200 g di farina 00;
- 150 g di zucchero;
- 100 grammi di rullo di capra;
- 1 bicchiere scarso di latte;
- 4 mele;
- 1 bustina di lievito per dolci;
- 1 pizzico di sale.
Preparazione:
Sciogliere il formaggio di capra nel latte facendolo riscaldare a fuoco lento e poi lasciarlo raffreddare; Unire la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, il pizzico di sale e in ultimo il composto di latte e formaggio amalgamando bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Sbucciare due mele e ridurle a dadini, tagliare le altre due a fette mantenendo la buccia. Aggiungere i dadini di mela all'impasto e versare il tutto in una tortiera precedentemente unta, decorare la superficie con le fette di mela. Cuocere a 180 gradi per circa 35 minuti.
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mercoledì 1 luglio 2015
Distrazioni d'estate: insalata di finocchi con anguria, pollo grigliato aromatizzata al basilico.
Pensava che tirarsi fuori da tutto questo le sarebbe costato un pezzo di sé, forse il pezzo più grande, forse il pezzo peggiore; ma ci era affezionata, era abituata ad averla con sé sin da bambina e l'istinto autodistruttivo era per lei l'unica vera certezza.
La teneva incatenata con la testa girata per guardare indietro, quel tanto che bastava per vedere delinearsi i traumi, gli errori, i dolori e la lasciava lì quel tanto che bastava per commiserarsi ed escogitare i modi migliori per punirsi. Bambina cattiva.
Sapeva che per liberarsi da quelle catene le sarebbe bastato girare la testa per guardare avanti, non di colpo, lentamente di modo da cercare anche tra le cose passate quelle giuste, quelle belle ma il solo provare a farlo la terrorizzava. Sarebbe cambiato tutto, si sarebbe dovuta abituare a vivere senza quella parte di lei che nel perpetuo commiserarsi del passato le forniva un porto sicuro. Alla fine il dolore è granitico e il tempo riesce solo a smussarne gli angoli: lui non se ne va, lui non ti abbandona, lui non ti tradisce.
Le cose semplici riuscivano a distrarla: il sole, i sorrisi, la musica, l'anguria.
L'insalata di finocchi, anguria e pollo grigliato al profumo di basilico:
Ingredienti:
- finocchi tagliati molto sottilmente;
- polpa di anguria privata dei semi;
- petto di pollo grigliato senza aggiunta di condimenti;
- olio evo;
- foglie di basilico tritate grossolanamente;
- sale;
- pepe.
La teneva incatenata con la testa girata per guardare indietro, quel tanto che bastava per vedere delinearsi i traumi, gli errori, i dolori e la lasciava lì quel tanto che bastava per commiserarsi ed escogitare i modi migliori per punirsi. Bambina cattiva.
Sapeva che per liberarsi da quelle catene le sarebbe bastato girare la testa per guardare avanti, non di colpo, lentamente di modo da cercare anche tra le cose passate quelle giuste, quelle belle ma il solo provare a farlo la terrorizzava. Sarebbe cambiato tutto, si sarebbe dovuta abituare a vivere senza quella parte di lei che nel perpetuo commiserarsi del passato le forniva un porto sicuro. Alla fine il dolore è granitico e il tempo riesce solo a smussarne gli angoli: lui non se ne va, lui non ti abbandona, lui non ti tradisce.
Le cose semplici riuscivano a distrarla: il sole, i sorrisi, la musica, l'anguria.
L'insalata di finocchi, anguria e pollo grigliato al profumo di basilico:
Ingredienti:
- finocchi tagliati molto sottilmente;
- polpa di anguria privata dei semi;
- petto di pollo grigliato senza aggiunta di condimenti;
- olio evo;
- foglie di basilico tritate grossolanamente;
- sale;
- pepe.
Preparazione:
In una capiente insalatiera mescolate i finocchi con il pollo e l'anguria; preparate a parte il condimento emulsionando l'olio con il sale, il pepe e le foglie di basilico. Con la salsa preparata condite l'insalata e per renderla più fresca aromatizzatela con il succo di limone.
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mercoledì 25 marzo 2015
Pioggia, insofferenza e una torta leggera che ricorda una pastiera
In una giornata piovosa come oggi il mio umore sembra risentirne; più che triste mi definirei insofferente: a me stessa. Non sono mai andata troppo d'accordo con me stessa, non mi sono mai piaciuta.
Sono la classica persona che se dovessi conoscere domani mi premurerei di evitare: irritabile, perennemente in guardia, a tratti insoddisfatta e arrabbiata col mondo. Non avrei nulla da condividere con me stessa. Basta leggere questo post per farsi un'idea della difficile convivenza alla quale sono costretta da 28 anni. L'ennesimo monologo masochista, niente di più e niente di meno.
Ma oggi piove, domani potrei rinnegare tutto quello che ho scritto.
Torta leggera al profumo di pastiera
Ingredienti:
Sono la classica persona che se dovessi conoscere domani mi premurerei di evitare: irritabile, perennemente in guardia, a tratti insoddisfatta e arrabbiata col mondo. Non avrei nulla da condividere con me stessa. Basta leggere questo post per farsi un'idea della difficile convivenza alla quale sono costretta da 28 anni. L'ennesimo monologo masochista, niente di più e niente di meno.
Ma oggi piove, domani potrei rinnegare tutto quello che ho scritto.
Torta leggera al profumo di pastiera
Ingredienti:
- 1 bicchiere di farina integrale;
- 1 bicchiere di latte fresco;
- 1 bicchiere di zucchero di canna semolato (o se preferite non eccedere con le calorie sostituite con la Stevia)
- 3 uova;
- 1 bicchiere di avena in fiocchi;
- 1 bustina di lievito per dolci;
- 1 fialetta di aroma ai fiori d'arancio;
- 1 cucchiaio di arancia candita;
- 1 cucchiaio di cedro candito.
Preparazione:
Montate separatamente gli albumi e i tuorli ognuno con metà dello zucchero; quando gli albumi saranno ben fermi riponeteli in frigo.
Al composto di tuorli e zucchero unite il latte e continuate a montare, aggiungete la fialetta di aroma e a poco a poco la farina setacciata con il lievito evitando la formazione dei grumi.
Quando il composto sarà omogeneo ma non troppo denso, unite i fiocchi d'avena e la frutta candita e mescolate per uniformare l'impasto. Versate il tutto in una tortiera precedentemente imburrata e cuocete la torta a 180 gradi per almeno 40 minuti.
Una volta sfornata lasciatela raffreddare, poi estraetela dalla tortiera e rovesciatela di modo che i canditi e i fiocchi siano visibili in superficie.
venerdì 30 gennaio 2015
Il buongiorno si vede dal mattino. E dal ciambellone con farina di mandorle profumato al caffè.
Le prime luci dell'alba, tutto intorno i colori sono tinti di blu; silenzio, come se tutto fosse rinchiuso in una bolla d'aria.
Le piaceva quell'atmosfera, nonostante il sonno solo in quel momento della giornata lei si sentiva libera; un po' come quando da bambina si inventava le regole del gioco pur di poter vincere e, solitamente, finiva per cancellarle tutte.
Non esiste nulla di proibito all'alba, non c'è nessuno che ti vede, nessuno che ti giudica e puoi permetterti il lusso di abbassare la guardia, ecco quello che pensava dell'alba.
Il tempo poi, il tempo, le sembrava dilatarsi in maniera esponenziale, cinque minuti duravano un'ora e per questo non aveva mai fretta anzi godeva di ogni momento: l'odore del caffè, le luci di lampioni, il sapore del dentrificio, l'aria pungente sulle guance. Tutto in slow motion. Anche lo svanire di quel pizzico di tranquillità.
Ciambellone con farina di mandorle profumato al caffè.
-150 g di farina 00;
-150 g di farina di mandorle;
-200 g di zucchero di canna semolato;
-50 ml di latte fresco;
-50 ml di caffè freddo;
-50 ml di olio di semi;
-4 uova;
-1 bustina di lievito per dolci;
-1 pizzico di sale.
Montare i tuorli con lo 100 g di zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungere gradualmente le farine setacciate con il lievito stando attenti ai grumi; unire poi il latte, il caffè e l'olio ed amalgamare bene il tutto.
Montate gli albumi con il pizzico di sale ed aggiungere lo zucchero rimasto fino ad ottenere una spuma simile ad una meringa, aggiungetela al composto precedentemente preparato amalgamando bene il tutto con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto di modo che gli albumi non si smontino.
Versate l'impasto in uno stampo precedentemente imburrato e cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti. Fare la prova dello stecchino per verificare la cottura, lasciar raffreddare, sformare e spolverare con lo zucchero a velo.
Le piaceva quell'atmosfera, nonostante il sonno solo in quel momento della giornata lei si sentiva libera; un po' come quando da bambina si inventava le regole del gioco pur di poter vincere e, solitamente, finiva per cancellarle tutte.
Non esiste nulla di proibito all'alba, non c'è nessuno che ti vede, nessuno che ti giudica e puoi permetterti il lusso di abbassare la guardia, ecco quello che pensava dell'alba.
Il tempo poi, il tempo, le sembrava dilatarsi in maniera esponenziale, cinque minuti duravano un'ora e per questo non aveva mai fretta anzi godeva di ogni momento: l'odore del caffè, le luci di lampioni, il sapore del dentrificio, l'aria pungente sulle guance. Tutto in slow motion. Anche lo svanire di quel pizzico di tranquillità.
Ciambellone con farina di mandorle profumato al caffè.
-150 g di farina 00;
-150 g di farina di mandorle;
-200 g di zucchero di canna semolato;
-50 ml di latte fresco;
-50 ml di caffè freddo;
-50 ml di olio di semi;
-4 uova;
-1 bustina di lievito per dolci;
-1 pizzico di sale.
Montare i tuorli con lo 100 g di zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungere gradualmente le farine setacciate con il lievito stando attenti ai grumi; unire poi il latte, il caffè e l'olio ed amalgamare bene il tutto.
Montate gli albumi con il pizzico di sale ed aggiungere lo zucchero rimasto fino ad ottenere una spuma simile ad una meringa, aggiungetela al composto precedentemente preparato amalgamando bene il tutto con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto di modo che gli albumi non si smontino.
Versate l'impasto in uno stampo precedentemente imburrato e cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 40 minuti. Fare la prova dello stecchino per verificare la cottura, lasciar raffreddare, sformare e spolverare con lo zucchero a velo.
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venerdì 31 ottobre 2014
La consapevolezza, gli spaghetti e la casa del tartufo.
Liberazione. Questa sembra essere la parola giusta per definire questo momento.
Ho atteso che quello che fino ad ora mi ha reso fallibile e impaurita avesse un nome, e adesso ce l'ha. Non è un bel nome, questo è certo, ma sempre meglio del nome che volevano dargli.
Adesso si ricomincia: si raccolgono le forze, ci si rimette in piedi e si ricomincia con una nuova consapevolezza. A volte basta poco per innescare un meccanismo di svolta, basta lubrificare gli ingranaggi e il tutto ricomincerà a funzionare a dovere.
Rendere speciali anche le cose più banali, forse è questo il trucco.
SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO AL TARTUFO.
Ingredienti: spaghetti, qualche spicchio d'aglio, olio evo quello buono, peperoncino al tartufo di TESORI DEL MALTESE.
Fate rosolare qualche spicchio d'aglio in camicia in abbondante olio per qualche minuto, unite poi qualche pezzetto di peperoncino al tartufo "Tesori del Maltese" e lasciate insaporire per qualche minuto a fuoco lento.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente, e saltateli a fuoco vivace nella padella col condimento, A fuoco spento unite il prezzemolo fresco tritato, mescolate e servite.
Il prodotto che ho utilizzato mi è stato gentilmente fornito dalla " Casa del Tartufo" di Cortina d' Ampezzo.
Ho atteso che quello che fino ad ora mi ha reso fallibile e impaurita avesse un nome, e adesso ce l'ha. Non è un bel nome, questo è certo, ma sempre meglio del nome che volevano dargli.
Adesso si ricomincia: si raccolgono le forze, ci si rimette in piedi e si ricomincia con una nuova consapevolezza. A volte basta poco per innescare un meccanismo di svolta, basta lubrificare gli ingranaggi e il tutto ricomincerà a funzionare a dovere.
Rendere speciali anche le cose più banali, forse è questo il trucco.
SPAGHETTI AGLIO, OLIO E PEPERONCINO AL TARTUFO.
Ingredienti: spaghetti, qualche spicchio d'aglio, olio evo quello buono, peperoncino al tartufo di TESORI DEL MALTESE.
Fate rosolare qualche spicchio d'aglio in camicia in abbondante olio per qualche minuto, unite poi qualche pezzetto di peperoncino al tartufo "Tesori del Maltese" e lasciate insaporire per qualche minuto a fuoco lento.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente, e saltateli a fuoco vivace nella padella col condimento, A fuoco spento unite il prezzemolo fresco tritato, mescolate e servite.
sabato 20 settembre 2014
Summer time and Meat pie
Addio ad un'estate che in realtà non è mai arrivata.
La parola alle immagini.
Per la frolla salata:
300 g di farina 00, 150 g di burro, 2 tuorli, un pizzico di sale.
Sul piano di lavoro ponete la farina e il pizzico di sale, impastatela col burro tagliato a tocchetti ed incorporatelo completamente; unite poi le uova ed impastate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigo a riposare per almeno 40 minuti.
Per il ripieno:
200 g di petto di pollo, 100 g di polpa di vitello, 100 g di fegatini di pollo, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipollotto, 50 g di burro, 2 uova, rosmarino fresco tritato,sale.
Tritate le verdure dopo averle pelate e lavate; mettetele a rosolare in una capiente padella con il burro e lasciate che si ammorbidiscano molto aggiungendo acqua se necessario. Tritate assieme tutta la carne, salatela e pepatela, poi unitela alle verdure e lasciatela rosolare a fuoco lento fino a cottura; sfumate tutto col vino e proseguite la cottura fino a stufare completamente tutti gli ingredienti.
Lasciate intiepidire e unite le uova e il rosmarino tritato, amalgamate bene il tutto.
Completate la torta: riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia non troppo sottile, ponetelo in una teglia e bucherellatene il fondo con una forchetta; versate il ripieno di carne e cuocete il tutto in forno ventilato a 180 gradi per almeno 45 minuti. Controllate che la frolla non risulti troppo umida sul fondo. Laciate intiepidire e servite.
La parola alle immagini.
LA MIA MEAT PIE.
300 g di farina 00, 150 g di burro, 2 tuorli, un pizzico di sale.
Sul piano di lavoro ponete la farina e il pizzico di sale, impastatela col burro tagliato a tocchetti ed incorporatelo completamente; unite poi le uova ed impastate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e riponetela in frigo a riposare per almeno 40 minuti.
Per il ripieno:
200 g di petto di pollo, 100 g di polpa di vitello, 100 g di fegatini di pollo, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipollotto, 50 g di burro, 2 uova, rosmarino fresco tritato,sale.
Tritate le verdure dopo averle pelate e lavate; mettetele a rosolare in una capiente padella con il burro e lasciate che si ammorbidiscano molto aggiungendo acqua se necessario. Tritate assieme tutta la carne, salatela e pepatela, poi unitela alle verdure e lasciatela rosolare a fuoco lento fino a cottura; sfumate tutto col vino e proseguite la cottura fino a stufare completamente tutti gli ingredienti.
Lasciate intiepidire e unite le uova e il rosmarino tritato, amalgamate bene il tutto.
Completate la torta: riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia non troppo sottile, ponetelo in una teglia e bucherellatene il fondo con una forchetta; versate il ripieno di carne e cuocete il tutto in forno ventilato a 180 gradi per almeno 45 minuti. Controllate che la frolla non risulti troppo umida sul fondo. Laciate intiepidire e servite.
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